Un libro interessante per chi vuole conoscere nei suoi diversi aspetti l’autore di Le Roi se meurt (1963), e utile per chi si interessa di teatro in genere e del teatro dell’assurdo in particolare.
È certo che leggendo questo libro l’assurdo non è proprio così assurdo come pensiamo, e siamo portati a riflettere sulla condizione umana.
Ne risulta un Ionesco socialmente e umanamente impegnato, provocatore, ma veritiero e spontaneo, sempre alla ricerca di verità profonde, evidenti e, al tempo stesso, sorprendenti, perché portatrici di molteplici interpretazioni.
Da “Spiragli”, anno III, n.2, 1991, pagg. 57-58.
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