F. Hoefer, Senza partitura – diario poetico dall’ U. R. S. S., Ragusa, Ed. Duemila, pagg. 58.
Quest’ultima raccolta di poesie di F. Hoefer si evolve con graduale e visibile intensità affettiva che confluisce in una vera e propria “dichiarazione d’amore” a quella terra così sterminata e così lontana che è la Russia, quasi fosse un mondo di favole oltre l’umana dimensione, un mondo sospeso eternamente fra antichissime tradizioni che accendono la fantasia e una realtà immutabile, avvolta nel mistero. Tramite un’impalpabile velina di “metafisico respiro”, l’autore rivela i sentimenti ispirati da luoghi, immagini e situazioni, realizzando un diario di viaggio sospinto senza forzature dall’anima, intrepida e instancabile moderatrice di emozioni.
Il titolo stesso del libro ne è il segno premonitore, che indica come la spiritualità poetica sia sciolta da qualsiasi costrizione lirica, per librarsi nella marea di motivazioni psicologiche che agiscono sull’impulso creativo. Eppure non è eluso, neanche per un istante, quel tratteggio ironico che caratterizza Hoefer, misto il più delle volte ad una malinconica briciola di amarezza, mai esaurita.
G. M. Cataudella
Da “Spiragli”, anno III, n.3, 1991, pag. 78.