(n. 1988, Pechino)
Vecchia quercia è la notte trapuntata
di bacche nere
tra i cui rami la luna ha fatto il nido
ed io non ho parole per cantare
le note di un dolore che mi fanno
rabbrividire come
sotto un cielo di stelle con la neve.
Una corda ingiallita
della mia arpa ridiventa calda
al tocco delle dita, mentre ondeggia
lassù la chioma della vecchia quercia
nel silenzio notturno.
Ora è inverno e mi accade di sostare
sotto la quercia mentre le sue foglie
cadono stanche quasi in un lamento
sulla terra assopita nel suo sogno.
Traduzione dalla lingua cinese di Veronica Ciolli, versione di Patricia Lolli e Renzo Mazzone.
Liu Cong
Da “Spiragli”, anno XX n.2, 2008, pag. 38.
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