Quando gli artigli dell’Aquila
s’aggrapparono alla crosta della Luna
e apparvero montagne grige
crateri bui
e distese incenerite di silenzio
una voce
varcò gli spazi:
– bella
meravigliosamente bella
resta la Terra
dove il verde degli alberi
cancella gli autunni
e fiorisce
di pensieri e di sogni
il sangue umano.
Dino D’Erice
Nota introduttiva
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