di Liao Wenjun (n. 1990, Yue Yang, Hunan)
Capisco
che ci sia un torrente che riversa
il suo tormento, mentre tu contempli
meraviglie che fluttuano nei cieli
dove noi non siamo .. .
Capisco che le nuvole là, in alto,
appese nella luce
si sciolgano e si lascino cadere,
perché ogni realtà non dura a lungo.
Guarda questo torrente come vive,
guardalo attentamente:
so che non ti interessa,
ma ha una sua bellezza nel tormento.
So che un giorno le nuvole
non avranno più senso, perché il cielo
spegnerà le sue luci
ed il torrente stenterà il cammino.
Perché il torrente è anch’ esso
un riflesso del cielo e le sue nuvole.
Intanto lui è convinto di potere
sempre correre e scorrere a suo modo
per la sua strada (sua?)
e a me non resta che lasciarlo andare …
Liao Wenjun
Traduzione dalla lingua cinese di Veronica Ciolli, versione di Patricia Lolli e Renzo Mazzone.
Da “Spiragli”, anno XX n.2, 2008, pagg. 39-40.
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