Il balcone del professor Agostino Vicoplato colpisce il lettore soprattutto per l’attualità della tematica affrontata, in quanto tutti, come Agostino Vicoplato, potremmo essere « vittime delle circostanze ».
Molto valido il messaggio. Il libro vuole indurre a non lasciarci influenzare dai pregiudizi, a non giudicare il prossimo dai “si dice”, ma andare al di là delle apparenze per tentare di conoscere la verità. E anche se essa è triste ed amara, non è compito nostro giudicare o emarginare con un « non è dei nostri», come avviene a scapito del protagonista di questo romanzo. Nostro dovere è approfondire, scavare nell’animo per tentare di capire le motivazioni dell’agire.
Un messaggio, a nostro parere, carico di ottimismo, perché, nonostante tutto, nonostante le disavventure, di cui si può essere vittime, affiora sempre la speranza che prima o poi spunterà il sole, riempirà tutto il balcone e Agostino potrà finalmente essere riconosciuto per quello che è e come noi vogliamo sia l’uomo.
Antonella Scardino
Da “Spiragli”, anno IX, n.1, 1997, pag. 41.
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