La penombra
ascolta
sussurri di foglie stinte
narrare
il verde degli anni
incamminare
viali alberati
all’aroma
di glicini e roseti
intiepidire
spoglie animali
nell’ abbraccio eterno
zittire
lo strinire di cicale
all’ ascolto del poeta.
La parola
miscela
canicola e arsura
il Gattopardo
riposa stanchezze scrittori e
trachettili fatati
addolciscono
tele umane
balli di gnomi
koboldi e farfalle
gestiscono segreti.
La notte si sveglia
al passare dei palesi
Raniero, Lucio
e Papilio
nel cerchio di Ippocrate
sottendono conoscenze
sottratte all’ Ade
cosparse come cipria
sulla pochezza del mondo.
Lucio Piccolo ((da Apis, Pungitopo, Marina di Patti, 2005)
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