Diviso in 4 sezioni dedicato ad amici poeti, questo libro di J.J. Padrón non è altro che l’insoddisfazione dell’uomo moderno alle prese con la realtà e i problemi della vita, e al tempo stesso segna la sfiducia del poeta dinanzi a questo mondo che va giorno dopo giorno alla deriva.
Padrón va letto, ed ha fatto bene la Libera Università trapanese a pubblicarlo nella traduzione di F. Chinaglia, perché è un poeta che ha in sé un’angoscia profonda dovuta a questo andare verso un abisso senza fondo e la manifesta agli altri perché se ne rendano conto.
Ugo Carruba
Da “Spiragli”, anno II, n.3, 1990, pag. 56.
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