Da quando esisto?
Sono perduta nello spazio-tempo,
un porto senza navi
sono, un fiume
senza affluenti,
sono
terra che non è stata fecondata,
un albero senz’ombra.
Mi sento gambe
che s’agitano invano sempre in corsa,
braccia che non conoscono l’ abbraccio,
occhi ormai stanchi
che non sanno il pianto,
bocca che non sa più
l’ansia d’un bacio.
E mi vado cercando
dentro me stessa sin da quando esisto.
Mariazinha Congilio
Da “Spiragli”, anno XVIII, n.1, 2006, pag.36
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