MELANCOLÍA 

Tralee, 16 de mayo 

 

Esta noche te escribo desde la nostalgia. Pero no de ti, ni por tu ausen- cia.
Llegarà pronto la aurora a la bahia y acaso el amanecer pueda borrar- me esta tristeza antigua que me brota de no sé dónde por el recuerdo de aquella muchacha.
Déjame, mientras tanto, que te cuente cómo fue.
Era hija de campesinos, venia de algún lugar en los valles de esta Irlanda varada en el océano; tendria quince años y una rara belleza de manzana en agraz aflorando en su cuerpo nubil, muy pálido.
Estabamos en un teatro abierto al mar en la primavera de Dingle.
Cuando concluyó su danza, mientras sonaban todavia, rendidos, los aplausos, tres personas nos levantamos irresistiblemente para ir a enco- trarnos esperándola en el pasillo hasta el vestuario: su madre,una mujer joven, y yo mismo.
Sólo su madre se atrevió a besarla, mientras se la llevaba consigo.
La mujer y yo la estuvimos viendo alejarse, perdiéndola, los dos vulne-
rados de una rara nostalgia…
Después nos miramos, sin decirnos nada.
La mujer regresó al teatro.
Yo ya no pude. Salí a la noche y busqué, solo, la melancolia eterna dela orilla del mar en los acantilados de Irlanda.
Sé que llgara pronto la aurora a la bahia y acaso ed amanecer pueda borrarme esta tristeza antigua que me brota de no sé dónde.
Sólo a ti puedo contartelo.
Un beso, hasta mi vuelta, pronto.

MELANCONIA

Mia amata Teresa,
questa notte ti scrivo dalla nostalgia. Ma non di te, né per la tua assenza.
Tra poco arriverà l’aurora nella baia e forse l’albeggiare potrà concellar- mi questa tristezza antica che mi sgorga da non so dove, ricordando quel- la ragazza.
Lasciami, intanto, raccontare come è stato.
Era figlia di contadini, veniva da qualche luogo sperduto nelle valli di questa Irlanda varata nell’Oceano; avrà avuto quindici anni e una bellez-za rara di mela acerba che stava affiorando dal suo corpo nubile, moltopallido.
Ci trovavamo in un teatro aperto al mare nella primavera di Dingle.
Quando terminò la sua danza, mentre risuonavano ancora, arresi, gliapplausi, tre persone ci alzammo in modo irresponsabile per andarla ad incontrare, aspettandola nel corridoio che porta allo spogliatoio: sua madre, una giovane donna ed io stesso.
Soltanto sua madre si permise di baciarla, mentre se la portava con sé.
La giovane donna ed io la vedemmo allontanare, perdendola, entrambi presi da una rara nostalgia.
Poi ci guardammo, senza dirci niente.
La giovane donna ritornò al teatro.
lo non più. Uscii a sera e cercai, solo, la melanconia eterna della riva del mare nelle scogliere dell’Irlanda.
So che tra poco l’aurora arriverà nella baia e l’albeggiare forse potrà spazzare via questa tristezza che mi sgorga da non so dove.
Solo a te posso raccontarlo.
Un bacio, al mio ritorno, presto.

Avelino Hernandez 

*Nota
Traduzione di Salvatore Vecchio

Da “Spiragli”, anno X, n.1, 1998, pagg. 42-43.