Omaggio a Helmut Georg Koenigsberger
Lo storico inglese H.G. Koenigsberger festeggia quest’anno il suo novantesimo compleanno con la versione digitale dell’ interessantissima opera: Monarchies, States Generals and Parliaments, edita dalla Cambridge University Press nel 2001. Per onorare la figura e l’opera dello storico amico, pubblichiamo, nella traduzione di P. Bruna Scimonelli, il Prologo, che già da solo dà la misura e l’idea dello spessore storico-culturale dell’opera.
Tedesco di nascita, all’avvento del nazismo Koenigsberger dovette abbandonare insieme con la sua famiglia la Germania, per andare a stabilirsi a Londra, dove poté continuare gli studi. Alla fine della II Guerra mondiale fu in Sicilia per una sua ricerca sul Cinquecento siciliano. Era il 1947 quando fece il suo primo soggiorno nell’isola. Vi tornò ancora tantissime volte, l’ultima nel 1996, per tenere una conferenza a Marsala su Il nazionalismo: passato e futuro e, al tempo stesso, per assistere alla presentazione del poema: Simone cerca l’oracolo della moglie Dorothy, pubblicato nei quaderni di «Spiragli».
I suoi soggiorni siciliani, che confermano l’attaccamento alla Sicilia, sono riportati in Atmosfere di Sicilia (Una frequentazione che dura da cinquant’anni), un diario di viaggio denso di annotazioni, ma soprattutto una testimonianza della trasformazione lenta che in Sicilia si stava avendo in quegli anni e un ritratto dei Siciliani, che niente ha a che fare con i tanti abbozzati, spesso faziosi, tentati dai nostri scrittori.
Tra le sue opere più importanti, ormai ritenute classiche e tradotte nelle maggiori lingue europee, sono da ricordare: The government of Sicily under Philip Il of Spain (1951), pubblicato in Italia da Sellerio nel 1997 con il titolo: L’esercizio dell’impero: L’Europa del
Cinquecento (in collaborazione con G. L. Mosse), in Italia pubblicato da Laterza nel 1969; Medieval Europe 400-1500 (A History of Europe); Early modern Europe 1500-1789 (A History of Europe), del 1986, entrambe pubblicate anche in Spagna nel 1987.
Helmut G. Koenigsberger ha insegnato nelle università di Belfast, di Manchester, di Nottingham, di Cornelle, dal 1973 al 1984, nel King’s College di Londra. Nel 1984 lo troviamo come «stipendiato» all’Historisches Kolleg di Monaco. Intensa è anche la sua collaborazione a prestigiose riviste, quale «European History Quarterly», da cui nel 1996 «Spiragli» ha pubblicato Il nazionalismo: passato e futuro.
Da tutte queste opere emerge un ritratto di storico attento e di osservatore inconsueto. Koenigsberger non si ferma al fatto, non si limita a descrivere gli eventi; egli va alla ricerca del documento apparentemente insignificante per dargli vita e collocarlo nel contesto oggetto di studio. Allora il fatto si palesa nella sua luce migliore, diventando fruibile, anche da chi ha poca dimestichezza con la storia, e piacevole, perché acquista fluidità e suscita interesse. Questo si nota già a partire dalla sua prima opera, che tanto successo riscosse al suo apparire: la Sicilia è studiata nei suoi vari aspetti, pur rimanendo come punto fermo il governo dell’isola sotto Filippo II, e l’economia, la realtà sociale, la politica e la cultura costituiscono un unicum che interessa il lettore e lo apre alla curiosità e al piacere intellettuale.
Monarchies, States Generals and Parliaments corona il lavoro di tutta una vita e segna una tappa fondamentale della ricerca stolica di Koenigsberger. Già negli anni Novanta del secolo scorso ci aveva anticipato il tema di ricerca e ce ne aveva parlato con tanto entusiasmo che solo ora comprendiamo. È un ‘opera di grande spessore culturale e di enorme interesse per chi voglia studiare la nascita e l’evolversi delle moderne democrazie, che nei paesi europei del Medioevo, a partire dell’Olanda, hanno la loro origine nelle Assemblee rappresentative e negli Stati Generali. Per questo ci auguriamo che l’opera sia pubblicata anche in italiano. Sarebbe un peccato non vederla diffusa al più presto nella nostra lingua. Come scrive in una nota la traduttrice P. Bruna Scimonelli, Koenigsberger fa «una trattazione rigorosa dei fatti storici, ma leggibilissima e appassionante anche per il grande pubblico».
Lo studio e la conoscenza del mondo classico permettono allo storico di fare riferimento alle costituzioni greche, di risalire al diritto romano, senza trascurare quello canonico. e alle prime forme rappresentative dell’ordine dei Domenicani. Ma sono la consultazione e lo studio di una vasta mole di documenti nelle diverse biblioteche e negli archivi di Stato di mezza Europa che portano Koenigsberger alle conclusioni a cui è pervenuto, magistralmente inquadrando la lunga lenta storia delle democrazie europee fatta di «lotta più o meno esplicita tra monarchia e parlamento basata su due questioni di fondo: il potere e la libertà » (Scimonelli).
Koenigsberger non manca di fare riferimento alla storia della Sicilia e alle sue prime forme di assemblee parlamentari, presenti già in epoca normanna e abbastanza attive alla fine del sec. XIII. Lo storico ricorda come i rappresentanti parlamentari si rivolsero a don Pietro d’Aragona, offrendogli appoggio nella guerra contro i d’ Angiò, per riceverne in cambio privilegi . Emerge di qui una costante del parlamento siciliano, che consisteva nel tutelare i suoi interessi e, al tempo stesso, nel rispettare il proprio sovrano, a cui sarà generoso di donativi e di denaro.
Dopo tanti secoli, Koenigsberger riscontrerà ancora oggi questo carattere insito nel popolo siciliano e non mancherà di annotarlo in Atmosfere di Sicilia (Una. frequentazione che dura da cinquant’anni), in cui mette in risalto, oltre alla voglia di cambiare e di avvicinarsi al resto del mondo, il senso del rispetto e dell’amicizia. Proprio quel rispetto e amicizia che si traducono nella calda ospitalità che i Siciliani sono soliti offrire e che tante volte misero in atto nei confronti dei loro re, riservando onori, feste e tanto ossequio, anche se li delusero sempre, non mantenendo le promesse date o negando loro le costituzioni concesse.
Salvatore Vecchio
Da “Spiragli”, anno XX n.1, 2008, pagg. 3-4.