Suoni -esplosioni
lacerano la terra con stridore
straziano corpi,
musica che frantuma sentimenti
assenti alla barbarie.
L’acqua, il fuoco, la terra
e l’aria, le montagne ed i deserti
sfuggono al controllo degli dèi .
Un maestro orgoglioso dal suo podio
segna con la bacchetta partiture
macabre. Eppure un coro
d’angeli intona canti di speranza
ed acque di cristallo
rispecchiano nei cuori un divenire
certo.
Turiboli a incensare
desideri d’avvento della luce.
Rintocchi di campane a coronare
silenzi.
Fremiti di colombe a sorvolare
cattedrali dell’ anima.
(Un dio perplesso
anch’esso ora è in attesa.)
Yeda Prates Bemis
Da “Spiragli”, anno XX n.2, 2008, pag. 44.
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