Chi sono?
Chi sono?
Ragazzi,
Uno, cento, mille e poi?
Vediamo scorrere numeri che
Quantificano entità,
Ma non ci dicono nulla
Sulla realtà, sulle identità
Di questi uno, cento, mille,
Come i consuntivi dei morti in guerra.
Perché non cerchiamo da subito queste
Identità perché possano aiutarci ad
essere realisticamente vivi, per
Stabilire da ora un rapporto con
Questi uno, cento, mille.
Allora sarà più facile contarli,
Non solo, ma guardarli, conoscerli,
Capirli e così non saranno più
Soltanto uno, cento, mille,
Ragazzi.
Romano Cammarata
Da “Spiragli”, anno IV, n.3, 1992, pag. 46