Domani sarà il tuo compleanno
e se il cielo sarà azzurro
come i tuoi occhi
spazzeremo la neve
sul viale del tempo.
Te lo dicevo:
ma tu ti opponevi
come Babilonia
all’assedio dei Macedoni.
Se salto due pagine,
dimentico quando sei nata.
Mi è però rimasta la blusa
di marinaio
che ancora serba
il tuo odore di rose
come se avessi pernottato
fra i petali…
Io no. Resta tu quel campo
ch’io aravo.
Dopo cento pagine
posso divorarti
come in sogno una tigre.
Domani sarà il tuo compleanno
e se dovremo passare
per la Porta dell’Inferno
sarò un demone
e t’inseguirò per un bacio.
Petre Dinu Marcel
Da “Spiragli”, anno XXII, n.2, 2010, pag. 55.
Lascia un commento