A RITMO DI SAMBA 

Voglio in pelle di gatto 
la mia carta 
di identità, 
stirata in una cuica 
per farmi riconoscere felice 
cittadino del mondo di domani, 
il paese che ha il mondo per bandiera, 
dove a ritmo di samba puoi pregare 
senza più ipocrisie, in allegria 
sciogliere un canto 
che sia accetto al Dio 
dei poveri, che sono 
il buon lievito dell’umanità, 
dove in ogni favela tra il fogliame 
verde dei morros, 
come in ogni quarto 
dei grattacieli 
o dentro le esclusive 
magioni, 
ogni Natale verrà al mondo il figlio 
dell’ uomo-Dio 
redento-Redentore; 
la terra eletta dove la mia mano 
potrà cogliere senza più sbagliare 
dal ramo tentatore della scienza 
il frutto dell’amore. 

Salvator d Anna

Da “Spiragli”, anno XX n.1, 2008, pag.48

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