UN TRENO CHIAMATO MORTE 

Pi Lai (n. 1987, Pechino) 

La speranza non c’è ed il dolore 
non dura per natura. 
Al via si slancia 
il treno del mattino contro il vento. 
Tesse la gente un lungo andirivieni 
per le strade costrette: tutti stretti 
per amore o per odio … Chi lo sa? 
E la città 
trabocca di notizie-imprecazioni 
di morte 
con fragore di vetri 
che il capriccio innocente di bambini 
manda in frantumi 
per gioco in un allegro girotondo. 
Il mondo 
è un concerto di suoni e di motori: 
le nuove voci prive di motivi 
consolatori. 
Più non ci sono orecchie per intendere 
e il cielo è chiuso in sé 
senza una nuvola 
che prometta una pioggia di ristoro. 

Pi Lai

Traduzione dalla lingua cinese di Veronica Ciolli, versione di Patricia Lolli e Renzo Mazzone. 

Da “Spiragli”, anno XX n.2, 2008, pag. 39.